La Pizzica
La pizzica nasce più di quattro secoli fa come danza terapeutica contro i dolorosi morsi delle tarantole (o tarante), cui erano affiancati antichi riti popolari.
Oggi la pizzica è uno fra i balli popolari salentini più conosciuti a livello nazionale ed internazionale, un vero e proprio patrimonio culturale da preservare e far conoscere alle nuove generazioni.
Si differenzia dalla taranta: la pizzica pizzica che è un ballo di coppia. In comune con la taranta ha le origini di danza terapeutica, praticata come rimedio nel tarantismo, quella serie di pratiche musicali e coreografiche con cui la medicina popolare meridionale curava i morsi di animali fra i quali la tarantola o lo scorpione.
Oggi permane nei ritmi e nei movimenti della pizzica lo spirito liberatorio e catartico della musica delle origini, perduto il significato terapeutico, l'anima della danza popolare salentina non ha tuttavia perso il suo vigore e l'energia con cui i danzatori e i musicisti affidano la propria arte al ritmo della pizzica.
Pizzica di San Vito
Una variante particolarmente interessante dal punto di vista della ricerca antropologica è la Pizzica di San Vito, chiamata comunemente Ballo di San Vito. Secondo la tradizione, se un tarantato o una tarantata venivano morsi dal ragno mentre erano immersi nell'acqua, solo ballare la pizzica immersi in acqua avrebbe potuto allontanare gli effetti nefasti del morso. Il Ballo di San Vito è stato reso celebre in tutta Italia dall'omonimo brano del cantautore e scrittore Vinicio Caposella, originale interprete della musica popolare.
Pizzica e anni Settanta
Praticata per secoli nella taumaturgia popolare, la pizzica e i ritmi ad essa connessi sono stati riscoperti in epoca recente. Infatti, nel dopoguerra e fino agli anni Settanta, la pizzica è stata abbandonata e quasi rinnegata da gran parte della popolazione, retrocessa a manifestazione di folklore e credulità popolare. Grazie al contributo di ricercatori musicali, storici e “nuovi tarantati”, dagli anni Settanta in avanti la pizzica ha riacquistato un ruolo fondamentale fra le caratteristiche fondanti della cultura e delle tradizioni dell'area salentina, ed è oggi motivo d'orgoglio, capace di produrre non solo cultura ma anche turismo.